COVID, LA TESTIMONIANZA

LA TESTIMONIANZA DI DUE NOSTRI VOLONTARI

Durante i mesi di emergenza Covid, i nostri volontari hanno continuato ad accompagnare i malati oncologici alle sedi di terapia. Ecco la testimonianza di Mauro, volontario. I nostri volontari….hanno un cuore davvero grande!

….”Sono entrato nel mondo del volontariato poco più di un anno fa , perché ho pensato di dare il mio contributo di tempo, di entusiasmo e voglia di fare per aiutare chi sta attraversando un periodo difficile della propria vita . Ho scelto l’associazione lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot che segue e assiste i malati oncologici e le loro famiglie e che in questo ambito già da 35 anni fa un grandissimo lavoro .…

Mi occupo di accompagnamento. “Accompagno” cioè la persona bisognosa di cure presso la struttura sanitaria di riferimento. Ogni “viaggio “ è un arricchimento, una nuova esperienza, come quella di giovedì scorso quando in periodo di Coronavirus, quindi con tutti gli accorgimenti e le indicazioni del caso, ho accompagnato in ospedale il signor G., una persona anziana ma che si è rivelata pur nella sua fragilità una persona di spessore, di cultura e forse è proprio il caso di dire d’altri tempi. Quando poi al momento dei saluti sulla porta dell’ascensore che lo avrebbe portato in reparto, mi ha guardato intensamente negli occhi e ha ringraziato quasi commosso me e l’associazione Fiorot, l’appagamento è stato totale e ciò mi ha permesso di affrontare la giornata con uno spirito ed un entusiasmo inimmaginabile”….

E durante questo stesso periodo, gli incontri di formazione continua per i volontari è stata fatta online.

Ecco la testimonianza di Mariateresa, volontaria.

“Un gentile messaggio dell’Associazione ha annunciato a noi volontari che, non essendoci ancora la possibilità di vederci in sede, si era optato per un incontro online con la piattaforma Zoom. E’ poi seguito l’invio di un link e di ogni chiarimento possibile, soprattutto per i meno esperti, con la possibilità di effettuare prove di collegamento: tanta precisione e tanta disponibilità! In molti ci siamo rivisti con piacere e, coordinati dalla dottoressa Carpenzano, è iniziato il confronto sulle nostre esperienze con la narrazione di vissuti e attese.

Quel che è emerso è stato un forte desiderio di continuare ad essere accanto a chi ha bisogno di noi. Si è tradotto in vicinanza con una telefonata, quando non era possibile assistere fisicamente; è stato riprendere l’accompagnamento nel rispetto delle normative; è rimasto attesa, direi anche nostalgia, per l’impossibilità di essere vicini ai pazienti dell’hospice, ritenuti ancora particolarmente deboli.

Di quella riunione insolita mi rimangono alcune impressioni che rinsaldano e motivano il mio essere volontaria. Innanzitutto la certezza che anche piccoli gesti, come una telefonata, possano comunicare la cura che abbiamo dell’altro e sono percepiti come una preziosità. Poi voglio sottolineare quanto arricchisca la pienezza del rapporto vissuto con un malato, momento dopo momento, anche in tempo di pandemia, con i limiti di non poterlo neppure esprimere con un abbraccio.

Inoltre, manifestando la voglia di riprendere ad assistere “in presenza”, i volontari hanno dimostrato che nel loro servizio sentono di donare qualcosa, ma pure di ricevere molto. Infine voglio ricordare il tema del lutto, così nuovo e difficile in generale da quando il coronavirus è entrato nelle nostre vite. Alcuni volontari hanno interrotto il servizio presso dei malati e, quando sono morti, non hanno potuto nemmeno vedere i loro familiari. Questo ha impedito loro la possibilità di un ultimo saluto. E’ una nuova fatica su cui lavorare.

Ecco, nella riunione online si è espressa l’Associazione Fiorot tutta intera e forte nella sua mission! Grazie di esserci Mariateresa

(Fonte: fiorotlottacontroitumori.it).